Le Contrazioni di Braxton Hicks

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EleuaM
view post Posted on 22/2/2011, 08:55 by: EleuaM




Le Contrazioni di Braxton Hicks

Sono le contrazioni uterine tipiche della gravidanza. Prendono il nome dal medico che per primo, nel 1872, le identificò: John Braxton Hicks. Consistono in indurimenti del ventre del tutto fisiologici e non sempre dolorosi, infatti talvolta non vengono neppure avvertiti dalle gestanti. Il fatto di avvertirle o meno dipende dalla costituzione della donna, dal suo peso e dalla sua sensibilità al dolore. Possono essere avvertite in corrispondenza della crescita del feto o da un suo movimento brusco, possono comparire spontaneamente oppure essere provocate da un urto, un forte stress o un orgasmo. Anche la vescica piena o un’attività intensa possono facilitarne la comparsa.

Differenza tra le contrazioni di Braxton Hicks e quelle del travaglio

Di solito le contrazioni di Brixton Hicks vengono confuse con le contrazioni del travaglio vero e proprio. In realtà le prime sono preparatorie e alcune donne addirittura non le percepiscono. Nella maggior parte dei casi iniziano a presentarsi durante il terzo trimestre di gravidanza, sono leggermente dolorose, ma soprattutto irregolari. Quando invece le contrazioni divengono regolari l’utero inizia a contrarsi ritmicamente; la contrazione inizia debole, raggiunge il picco di intensità (è quello il momento più doloroso) e poi decresce fino a terminare completamente.

Spesso le contrazioni di Brixton Hicks durano dei giorni, a volte addirittura non si presentano per un giorno intero. Comunque sia il momento del parto si sta avvicinando e non resta che provare a riposarsi il più possibile per fare il pieno di 'forze' necessario ad affrontare i momenti clou che porteranno alla nascita.
Il momento giusto
Per essere certe che è giunto il momento di andare in ospedale è necessario controllare quindi il ritmo e la frequenza delle contrazioni. Come si è detto, le contrazioni “vere” si presentano a cadenza regolare e hanno un’intensità che si allunga nel tempo. Se hanno una durata di almeno 30-50 secondi ogni 5 minuti e sono più intense e dolorose di quelle avute in precedenza, il momento è arrivato.

Si può prendere la valigia e raggiungere l’ospedale. Di solito le contrazioni che si presentano ogni 5-10 minuti e durano dai 20 ai 40 secondi portando l’utero a dilatarsi di circa 3 centimetri. Quando le contrazioni si avvicinano nel tempo manifestandosi ogni 2-3 minuti durando anche 60 secondi l’utero si avvicina alla massima dilatazione raggiungendo anche gli 8 centimetri. Quando l’utero è completamente dilatato e si aggira attorno ai 10 centimetri le contrazioni durano anche 1 minuto e mezzo e si presentano ogni 30-60 secondi.
Il dolore
Le contrazioni sono avvertite come forti dolori nella parte bassa dell’addome, alcune donne li paragonano ai dolori mestruali ma molto amplificati. A volte, alcune donne percepiscono forti dolori anche alla colonna vertebrale e nella zona renale. Quando l’utero ha raggiunto la massima dilatazione, il corpo della donna mette in atto meccanismi involontari di svuotamento intestinale e/o gastrico quindi è probabile che in quei momenti si faccia pipì o popò magari senza accorgervene. È assolutamente naturale che ciò avvenga e il personale delle sale parto lo sa benissimo. Inoltre è consigliabile chiedere di farsi fare un clistere.

Il bambino ha bisogno di tutto lo spazio possibile e il corpo della donna deve essere assolutamente concentrato a trovare tutta l’energia fondamentale per la fase espulsiva. Per questa ragione è importante consigliare alla partoriente di fare piccoli spuntini per apportare la forza fisica necessaria al parto ma senza appesantire lo stomaco (qualche caramella, piccoli pezzetti di cioccolata, una bustina di zucchero, un cucchiaino di marmellata o miele).

Il dolore delle contrazioni è assolutamente soggettivo. Non esiste una donna che descriva le contrazioni come un’altra donna. Alcune le definiscono forti dolori mestruali, altre dolori forti e acuti, oppure dolori sopportabili o insopportabili. Su una cosa però in molte concordano: quando sopraggiungono sentimenti di sconforto e paura e sembra di non poter andare oltre nell’affrontare il dolore o le spinte finali, bisogna pensare che il bambino sta per nascere, e poco dopo tutti questi sentimenti negativi vengono soppiantati da una gioia incredula e speciale che rende unico quello straordinario e indescrivibile momento.

Alcune domande
Quando bisogna chiamare il proprio medico o ostetrica?
Bisognerebbe chiamare subito il proprio assistente se non si è ancora raggiunta la 37° settimana e le contrazioni diventano sempre più frequenti, ritmiche, o dolorose, o se si ha uno qualsiasi di questi segni:

* dolore addominale, crampi mestruali o più di quattro contrazioni in un'ora (anche se non fanno male);
* qualsiasi sanguinamento vaginale o spotting;
* aumento di perdite vaginali o un cambiamento del tipo di perdite (se diventano acquose, mucose, o sanguinose);
* aumento della pressione pelvica;
* dolore al fondo schiena, soprattutto se si tratta di un problema nuovo.


Se si è già oltre le 37 settimane, non c'è bisogno di chiamare il medico o l'ostetrica solo per le contrazioni fino a che la loro durata non sia di circa 30-50 secondi con un intervallo di circa 5 minuti, a meno che il proprio medico non abbia consigliato altrimenti.

Cosa si può fare per evitare il disagio delle contrazioni?
Se si è a poche settimane dalla data di scadenza, si potrebbe:

* cambiare la propria attività o posizione. A volte, camminare a piedi da molto sollievo. In altre occasioni, il riposo facilita le contrazioni.
* Fare un bagno caldo rilassante;
* provare a bere un paio di bicchieri d'acqua, in quanto tali contrazioni a volte possono essere dovute dalla disidratazione;
* provare a fare esercizi di rilassamento, come ad esempio la respirazione profonda. Questo non fermerà il contrazioni di Braxton Hicks, ma può aiutare a far fronte al disagio.
* Usare una opportunità tecnica di gestione del dolore imparata nel corso pre-parto.



Fonte: www.mammain.it/la-vita-in-gravidanz...xton-hicks.html
 
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