Depressione post-partum

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EleuaM
view post Posted on 25/2/2011, 16:48 by: EleuaM




Depressione post-partum: importante riconoscerla per tempo


La depressione post partum, o depressione postnatale, è un disturbo
psicologico che colpisce il 10% circa delle donne (ma alcune statistiche
parlano addirittura del 20%) nelle settimane o mesi successivi al parto e
che,
se non riconosciuta e curata con tempestività, può avere ripercussioni
anche
molto profonde non solo sulla neomamma, ma anche sul partner e sullo
sviluppo
cognitivo, psicologico, comportamentale e sociale del bambino.



Si tratta di un fenomeno in aumento nei paesi occidentali, le cui cause
sono
molteplici ed i cui sintomi non sempre sono facilmente riconoscibili,
soprattutto nelle fasi iniziali. Oltre ad una elevata variabilità della
sintomatologia, infatti, all'inizio possono prevalere senso di
spossatezza,
mancanza di energie, difficoltà di memoria, disturbi del sonno e/o
dell'appetito, facilmente confondibili con la prevedibile stanchezza
dovuta
alla fatica del parto e all'accudimento del neonato. Accanto a ciò,
sono
generalmente presenti anche sentimenti di profonda inadeguatezza,
irritabilità,
pessimismo, tendenza all'isolamento sociale, ansia eccessiva per la
salute del
bambino o insofferenza fino, in alcuni casi, alla paura di rimanere da sola
con
lui, o di fargli del male. Questi vissuti suscitano nella donna profondi
sensi
di colpa e sentimenti di vergogna, perché l'immaginario collettivo,
fortemente
alimentato dai media, vede la maternità come un momento di totale
appagamento
ed assoluta felicità, in cui non può esserci posto per la tristezza o la
depressione. Da qui la sensazione di essere sbagliate, di non saper
apprezzare
la gioia che il proprio bambino porta, di essere delle cattive madri. Da
qui,
di conseguenza, la difficoltà a chiedere aiuto, a confidare a qualcun altro
l'inferno che si muove dentro.



Riconoscere tempestivamente i primi segnali di depressione post partum è
invece fondamentale per limitare i danni di una sofferenza che, se non
adeguatamente curata, può causare conseguenze anche molto pesanti nella
donna,
nella sua relazione con il partner e soprattutto nella relazione con il
bambino.



Infatti, la relazione tra madre e bambino può essere fortemente
compromessa.
La donna, travolta da un carico emotivo cui non riesce a far fronte, vive
costantemente in una sensazione di inadeguatezza, fatica, tristezza,
autosvalutazione delle proprie capacità di maternage che ostacolano la sua
capacità di sintonizzarsi emotivamente con il neonato, leggerne
correttamente i
segnali, rispondere in maniera adeguata e tempestiva ai suoi bisogni. Può
stabilire scarso contatto visivo con il bambino, stimolarlo poco, non
interagire con lui in maniera idonea, o al contrario può assumere un
atteggiamento eccessivamente intrusivo ed iperstimolante. In entrambi i
casi,
la diade madre-bambino può mostrare chiare difficoltà a sintonizzarsi in
maniera armonica ed efficace, con il rischio di un conseguente stile
interattivo impoverito ed inadeguato del bambino. Inoltre, la qualità delle
interazioni madre-bambino nei primi mesi di vita svolge un ruolo
fondamentale
nello sviluppo delle capacità di lettura dell'ambiente sociale e
fisico;
laddove questa qualità dell'interazione sia compromessa, è possibile
osservare
nel bambino deficit cognitivi e socioemotivi alla fine del primo anno di
vita.



Le cause che portano una donna ad ammalarsi di depressione postnatale sono
molteplici, e comprendono fattori biologici, psicologici e sociali. Alcune
ricerche, ad esempio, hanno evidenziato il ruolo che i profondi cambiamenti
ormonali e biochimici che avvengono durante la gravidanza e subito dopo il
parto hanno sul tono dell'umore della donna. Accanto a ciò, si è visto
che una
pregressa storia di disturbi psicologici costituisce un fattore di rischio:
le
donne che hanno già sofferto in altri momenti della loro vita di
depressione, o
che hanno sofferto di depressione o forte ansia durante la gravidanza,
hanno
infatti una probabilità maggiore di soffrire di una depressione postnatale.
Difficoltà socioeconomiche, la mancanza di un sostegno sociale, di un aiuto
pratico, o la presenza di difficoltà coniugali costituiscono altri elementi
di
rischio, accanto ad eventi di vita stressanti, come ad esempio un lutto.
Infine, dagli studi emerge che anche il temperamento del neonato svolge un
ruolo importante, in quanto può rendere difficile l'instaurarsi di una
buona
relazione madre-bambino. Va infine segnalato che le donne che si ammalano
di
depressione postnatale hanno maggiori probabilità di soffrirne anche in una
gravidanza successiva.



Data la molteplicità delle cause che possono portare a sviluppare questo
disturbo, è difficile parlare di prevenzione. Quello che si può fare però è
prevedere degli interventi mirati ad una diagnosi precoce, sia attraverso
un'adeguata formazione di ostetriche, ginecologi, pediatri e medici di
base,
sia fornendo una corretta informazione alle gestanti e ai loro partner, ad
esempio nei corsi di preparazione alla nascita. Informare durante la
gravidanza
le donne ed i loro familiari sulla depressione post partum e su come
riconoscerne i primi segnali è fondamentale. Per poter intervenire
precocemente, innanzitutto, ma anche e soprattutto per evitare alla donna
la
sofferenza aggiuntiva di pensare di essere una cattiva madre, invece che
una
persona che è stata colpita da una depressione. Sapere che l'emergere
di
determinati vissuti emotivi è dovuto ad un disturbo psicologico che ha un
nome
ed una cura può risparmiare alla neomadre tutto il carico di colpa e di
vergogna che si accompagna al vivere sentimenti di insofferenza, di
disperazione, di tristezza di fronte al proprio bambino; può inoltre
aiutare i
familiari della donna a chiedere tempestivamente aiuto e dare il sostegno
necessario, invece di rischiare di colpevolizzare ancora di più la neomadre
per
la sofferenza emotiva che prova. Conoscere la depressione post partum e
saperne
riconoscere i sintomi significa offrire alla donna la possibilità di
chiedere
aiuto senza sentirsi fallita, o incapace.



Gli approcci alla cura della depressione post partum sono molteplici, e
vanno
dal sostegno farmacologico, con l'uso di antidepressivi principalmente
a base
di fluoxetina, al sostegno psicologico individuale o della coppia, ad un
intervento mirato alla diade madre-bambino che ha lo scopo di restituire
fluidità ed efficacia alla relazione nei casi in cui questa sia stata
compromessa. In alcuni casi, infine può essere indicata la partecipazione
della
madre a incontri di gruppo.



Una donna che soffre di depressione post partum ha bisogno di ritrovare la
fiducia nelle proprie capacità di madre, a volte di ricostruire la
relazione
con il proprio bambino, sempre di essere accolta, ascoltata, sostenuta e
liberata dai sensi di colpa e di vergogna che questa sofferenza le ha
provocato, minando profondamente la sua autostima e l'immagine di sé
come donna
e come madre.


 
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