Dentizione

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EleuaM
view post Posted on 6/3/2011, 16:17 by: EleuaM




Dentizione

Dolore, fastidio, salivazione abbondante, febbre, diarrea: è sempre colpa della crescita dei dentini? Che cosa si può fare? Nel periodo dell’eruzione dei dentini qualunque fastidio viene attribuito ai famigerati denti. Ma sarà vero? E come alleviare l’eventuale dolore del piccolo?

L'eruzione dei dentini dura due anni. L’eruzione dei denti da latte (20 in totale) comincia verso i 6-8 mesi e si conclude intorno ai 30 mesi; non si tratta però di date fisse e non di rado il primo dentino spunta al compimento del primo anno e l’ultimo verso i 3 anni di età.

Dolore o fastidio? È opinione comune che, ogni qualvolta sta per spuntare un dentino, il bambino provi dolore. In realtà, in base alle evidenze scientifiche, l’eruzione di un dente non provoca dolore (noi adulti forse ricordiamo di aver provato dolore quando ci sono spuntati i denti permanenti?), però il bebè potrebbe essere infastidito dalla ‘novità’ che percepisce all’interno della sua bocca.

In particolare i più fastidiosi potrebbero essere i primi incisivi e i molari: gli incisivi perché si tratta di un’esperienza mai provata prima; i molari perché sono i più grossi.

Salivazione abbondante, febbre, diarrea: colpa dei denti? Sono gli altri ‘effetti collaterali’ attribuiti solitamente alla crescita dei dentini. Per quanto riguarda la salivazione, alcuni bambini, quando sentono la punta di un nuovo dentino, sono portati a toccarselo spesso con la lingua e questo può effettivamente aumentare la produzione di saliva.

Quanto a febbre e diarrea, non c’è alcuna correlazione dimostrata scientificamente tra questi disturbi e l’eruzione dei denti: è vero semmai che la crescita dei dentini coincide col periodo in cui il bambino viene per la prima volta a contatto con certe infezioni, che possono manifestarsi proprio con diarrea o febbre, ma i denti non c’entrano.

Consigli per alleviare i fastidi

Massaggia-gengive. Si tratta di giocattoli in gomma ruvida contenenti liquido refrigerante da tenere in frigo o freezer e dare al bambino da ‘mordicchiare’: l’effetto anestetico del freddo, unito al massaggio esercitato dalla superficie ruvida, aiutano a ‘distrarre’ il bambino dalla sensazione fastidiosa.

Pomate. Solitamente a base di miele, possono dar sollievo grazie al sapore dolce, ma la loro efficacia non è elevata. Ancora una volta può essere d’aiuto come diversivo per distogliere l’attenzione del bambino.

Coccole. È forse il rimedio più efficace: un po’ di coccole e magari un massaggino alle gengive con il dito della mamma danno al piccolo la benefica sensazione di essere accudito e consolato.

E se si sveglia la notte? Difficile che il bebè si svegli apposta perché ha dolore ai denti: più facile che, se si sveglia per altri motivi, abbia difficoltà a riaddormentarsi proprio perché avverte tensione alle gengive. In tal caso non c’è niente di meglio che rassicurarlo standogli accanto finché non si riaddormenta.



Fonte www.nostrofiglio.it
 
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