Stomatite

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EleuaM
view post Posted on 6/3/2011, 16:34 by: EleuaM




Stomatite

E’ un’infezione molto fastidiosa che coinvolge le mucose della bocca e si presenta con vescicole dolorose e in alcuni casi con febbre, anche elevata. Ecco come riconoscere le varie forme e come curarla.

Stomatite o stomatite erpetica?

Ci sono diverse forme di stomatite e non sempre è facile distinguerle fra di loro. Vi sono infatti gengivo-stomatiti - che possono essere causate da molteplici virus, tipo l’adenovirus o l’enterovirus - che si manifestano con mal di gola, bollicine e talvolta lieve rialzo febbrile, non superiore a 38°; abitualmente più seria è, invece, la stomatite erpetica, che è provocata dal virus dell’herpes simplex di tipo 1.

I sintomi della stomatite erpetica primaria Quando la stomatite erpetica viene contratta per la prima volta – si tratta cioè di un’infezione primaria - dà in genere disturbi più importanti: compaiono vescicole a grappolo, localizzate in vari punti del cavo orale, come sulla mucosa delle guance, sulla lingua, le gengive, il palato ed anche sul labbro, che provocano al bambino un dolore intenso che gli impedisce di mangiare.

Talvolta le vescicole si rompono, dando un essudato biancastro, inoltre i linfonodi della gola appaiono ingrossati e c’è un’abbondante salivazione. Ma soprattutto compare la febbre, che si mantiene elevata, anche al di sopra dei 39°, per più giorni, inoltre il bambino appare piuttosto debilitato.

Le recidive Una volta contratta l’infezione, il virus dell’herpes resta nei gangli nervosi in forma latente, per poi riattivarsi, in alcuni soggetti predisposti, in periodi di debolezza delle difese immunitarie dell’organismo, come dopo una malattia, in seguito d uno stress emotivo o anche durante l’esposizione ai raggi UV.

Nelle riattivazioni però dà origine a disturbi molto più lievi, limitati alla comparsa di afte nel cavo orale o, nei più grandicelli, di vescicole sul labbro (l’herpes labiale).

Come si trasmette.

Sia la stomatite causata da herpes che quella provocata da altri virus si trasmettono attraverso le goccioline di saliva o per via respiratoria, per contatto diretto o indiretto con il bambino portatore del virus: ecco perché è indispensabile non adoperare le stesse stoviglie o gli stessi asciugamani ed evitare contatti ravvicinati con altri bambini eventualmente presenti in famiglia.

N.B.: Attenzione se il bambino si succhia il dito, magari nel tentativo di alleviare il fastidio alla bocca: toccandosi potrebbe provocare la diffusione delle vescicole su altre parti del corpo, come volto, collo, torace.

Contagioso per quanto tempo? L’incubazione della malattia varia da 2 a 12 giorni, ma il bambino è contagioso da 2 giorni prima della comparsa delle vescicole fino alla loro completa guarigione. Per questo, per il rientro in comunità, è bene aspettare che siano scomparse tutte le bollicine.

Come si cura Il più delle volte le gengivo-stomatiti si risolvono da sé senza bisogno di alcun trattamento. Solo se si tratta di una stomatite erpetica primaria e il bambino appare molto abbattuto, con numerose vescicole e difficoltà ad alimentarsi, può risultare utile una terapia antivirale con aciclovir da somministrare per bocca o per via endovenosa, che riduce l’intensità e la durata della sintomatologia consiglia l’esperta.

Per avere il massimo dell’efficacia, la terapia antivirale dovrebbe essere iniziata entro 48 ore dalla comparsa dell’infezione e protratta per 5 giorni. E’ importante sottolineare che l’antivirale funziona solo nella stomatite primaria, e non nelle recidive, e serve unicamente se l’infezione è causata dall’herpes simplex, quindi non per le stomatiti causate da altri virus.

Per le recidive o le altre forme di stomatite, è sufficiente applicare localmente delle pomate a base di aloe vera, che hanno un effetto antidolorifico locale, e somministrare cibi freschi in forma semiliquida.

Niente paura se non mangia! Quando il bambino ha la stomatite, la preoccupazione principale delle mamme è che non mangia. Anche se il bambino si nutre poco per una decina di giorni non ci si deve preoccupare, ed è inutile forzarlo a mangiare perché per lui il passaggio del cibo in bocca, specie se caldo, è molto doloroso.

Nei giorni più critici, si può provare a dargli qualcosa di freddo, come gelato, latte, yogurt, ma soprattutto è importante farlo bere per evitare la disidratazione: succhi di frutta, acqua o bevande zuccherate, a seconda di quel che gradisce di più. Ed anche quando le vesciche cominciano a guarire, è opportuno proseguire con cibi semiliquidi, che non richiedono masticazione e sono facili da ingoiare.

Quanto dura? Per la stomatite erpetica, la fase peggiore dura 3-4 giorni; entro 6-7 giorni si ha la scomparsa della febbre ed una netta riduzione delle lesioni; la guarigione totale avviene dopo 15-20 giorni.

Per le altre forme di stomatite, la febbre dura non più di 3-4 giorni e la guarigione completa si ha in 7-10 giorni.

Per ‘rimetterlo in forze’? Spesso le mamme chiedono al pediatra degli integratori per rinforzare l’organismo del bambino dopo tanti giorni di febbre e di digiuno. In realtà, non vi sono dimostrazioni scientifiche sull’efficacia di immunostimolanti o vitamine varie per ‘tirare su’ il bambino dopo le malattie infettive, stomatite inclusa. Una volta passate le bollicine, basterà ricominciare a mangiare normalmente per recuperare in pieno le forze - ed eventualmente il peso – persi nei giorni di malattia.



Fonte www.nostrofiglio.it
 
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